David Stern
L’NBA ha tanti difetti. Ipocrisia, contraddizioni, eccessi, quasi sempre frutto di quella cultura a stelle e strisce che ammicca un po’ troppo al business e si dimentica talvolta la legalità. Ma l’NBA non avrebbe mai permesso e mai permetterebbe a Gianmarco Pozzecco di allenare in queste condizioni, perché lo sport viene prima di tutto.
La NBA è ormai diventata una gara ad eliminazione.
A nessuno conviene un LeBron James positivo all’antidoping.
Solo un ingenuo come me poteva sottovalutare il potere occulto di David Stern.
Perché la NBA si è fermata questa estate? Il contratto in scadenza, sì, ma non il CBA, bensì quello dei giocatori!
Sono stati affannosi e letargici mesi delle ragioni del denaro, del potere, del diritto, del sindacato, della politica. Ora sono tornate le ragioni della pallacanestro, ma non tutti se ne sono accorti, specie se il loro cuore sanguina gialloviola o se la loro occupazione è Commissioner NBA.
Adoro David Stern.
From Lakers vs Celtics 94-103, del 6.6 Non era quella dei Celtics prima della vincente gara 2 e non sarà quella che si presenta ai Lakers nelle prossime 3 partite a Boston. La missione impossibile è quella degli arbitri in queste finali.
Lo spettacolo nell’ultimo mese di regular season NBA è a lunghi tratti osceno: difese larghe, rotazioni sperimentali, emersioni dal nulla di carneadi, esplosioni di rookie tenuti a lungo in naftalina, clima da All Star Saturday, livello troppo inferiore.