Se alla vigilia dei playoff fossimo stati chiamati a sancire la serie dall’esito più scontato, difficilmente ci saremmo discostati dall’indicare Atlanta-Milwaukee, anche con una certa aria di sufficienza per la facilità del quesito.
LeBron James: 37 punti, 12 rimbalzi, 11 assist Dwyane Wade: 46 punti, 16/24 dal campo Carmelo Anthony: 39 punti, 11 rimbalzi I tre moschettieri del magnetico draft 2003 hanno numericamente acceso la domenica a stelle e strisce, ma solo uno di loro al momento si è aggiudicato il passaggio del turno.
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From Heat vs Celtics 98-100, del 23.4 Fatico a ricordare una partita di playoff punto a punto più brutta di gara 3 tra Miami e Boston.
Il basket è uno sport di squadra.
Secondo i giornalisti e gli addetti ai lavori chiamati a votare il defensive player of the year, stoppare e prendere rimbalzi vuol dire essere un grande difensore.
From Cavaliers vs Bulls 112-102, del 19.4
Ovvero: come provare a indovinare l’upset – ammesso che si verifichi – scrutando nel fondo della tazzina della Regular Season.
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Ovvero: come provare a indovinare l’upset – ammesso che si verifichi – scrutando nel fondo della tazzina della Regular Season.
Lo spettacolo nell’ultimo mese di regular season NBA è a lunghi tratti osceno: difese larghe, rotazioni sperimentali, emersioni dal nulla di carneadi, esplosioni di rookie tenuti a lungo in naftalina, clima da All Star Saturday, livello troppo inferiore.
Sarò telegrafico ed asciutto, perché ho l’arroganza di ritenere tutti d’accordo e che non ci sia bisogno di troppe spiegazioni: il semicerchio dello sfondamento è la regola più invereconda del basket contemporaneo.